mercoledì 23 maggio 2012

C'é ancora gente onesta in Italia

Quando mamma mi ha chiesto, ieri, se avessi preso io la sua borsa dall'auto e al mio 'no' se ne é uscita con un "allora l'ho lasciata al carrefour", l'ho immediatamente data per spacciata, insieme ai soldi, i documenti e il cellulare. Ottimo. Ovviamente lei é uscita a razzo per andare a provare a recuperare la borsa, senza patente quindi, con la vana speranza che l'avesse dimenticata in cassa. La migliore delle ipotesi in questi casi. Non ho potuto accompagnarla che stavo lavorando, quindi sono rimasta con l'ansia per tre quarti d'ora. Ormai ero convinta che non l'avesse ritrovata, era passato troppo tempo. Quando ho sentito i cani abbaiare all'auto che tornava sono scesa ansiosa per il responso. Immane sfiga o immane culo??
Sorprendentemente, la seconda.
Al cancello c'erano due macchine. Una di mia madre (zuppa dalla testa ai piedi per il diluvio di ieri sotto il quale cercava in tutti cestini dei rifiuti del parcheggio) e una della coppia di santi che le hanno riportato la borsa a casa.
Ebbene si. Certa gente esiste ancora. Con tutti i soldi (fra l'altro tutti i soldi che ha, mi ha confessato poi) e tutti i documenti.
 

Quella rincoglionita persa di mia madre, dopo aver scoperto di non aver lasciato nulla alla cassa, sotto consiglio della cassiera, ha provato la via dei rifiuti, tante volte i "ladri" invece di fare un gesto civile, si prendono i soldi e buttano il resto. Sotto il diluvio.
Aveva invece lasciato la borsa NEL CARRELLO, che solo a dirlo sembra impossibile...
Il culo immane del suo destino ha voluto 2 cose: uno che piovesse, e che quindi non ci fossero i soliti ambulanti con fazzoletti e calzini che campeggiano fissi nella zona carrelli e due che a trovare la borsa fosse questa coppia del nostro stesso paesello (particolare davvero raro dato il bacino di gente che serve il carrefour) che conosce mia madre e che dopo aver visto i documenti é venuta a fare la consegna a domicilio. Carina la coincidenza di arrivare al cancello contemporaneamente, e mia madre che sostanzialmente urlava di gioia i ringraziamenti, anche perché era tornata a casa disperata.
Io ancora non ho deciso se la botta di culo maggiore é che l'abbiano trovata loro o che piovesse e i ragazzi coi calzini (che davvero s'attaccano a tutto) non fossero lí a ramazzare dai carrelli...
Una cosa é sicura...non scorderá mai piú quella cavolo di borsa da nessuna parte.

Nel frattempo io sono sfogata e basta. Mi hanno mandato la nuova carta di credito/bancomat per il rinnovo consueto, e ovviamente nel tentativo di infilarla in un bancomat per versare qualche spiccio nel mio conto in paralisi permanente é venuto fuori che nonostante sia nuova di zecca il cippino (termine tecnico) sia giá smagnetizzato...o qualcosa del genere...dopo aver provato due banche e tre sportelli diversi mi sono arresa e ho chiamato il centro assistenza della mia banca, per la prima volta fra l'altro in anni. Ho scoperto che per parlare con un operatore ci manca poco che ti chiedano un prelievo di sangue tramite cornetta.
Premere 2 per le carte...fatto...inserire il codice cliente...fatto...(no, non me lo ricordo ma per fortuna avevo la pagina del conto online davanti) ...inserire la prima e l'ultima cifra della password telefonica... mia esclamazione testuale "e qualche cazzo é la password telefonica mo?" risposta dell'operatore automatico testuale "non ho capito...ripetere" ...una bellissima telefonata. Ho riattaccato in faccia all'operatore automatico, e dopo essermi fatta una cultura sulla mia password telefonica ho richiamato, presentato il test delle urine e parlato con un operatore in carne ed ossa, Giancarlo...bello che ti dicono sempre come caspita si chiamano cosí sei portato automaticamente a fidarti di piú.
Risultato, mi mandano una nuova carta, con nuovo numero e nuovo pin, cosa che mi piace, dato che il pin che mi avevano mandato non mi piaceva per niente.
Con la fortuna che ho, il prossimo sará peggio.

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